Sarà realizzata una serie di documentari (8-10 puntate) che racconteranno la storia dell’Umbria meridionale romana. La serie sarà divisa in due parti, il filo conduttore della prima sarà l’annessione romana del territorio della bassa Umbria. La storia segue quella della costruzione delle vie di comunicazione che attraversano il territorio.
Si parte con la fine del IV secolo a.C. quando viene stipulato il trattato tra Roma e Otricoli e la costruzione della via Amerina. Negli anni successivi seguono la deduzione della colonia di Narni, la deviazione del Velino con creazione della cascata delle Marmore e la costruzione della via Curia di collegamento tra Terni e Rieti. Infine, sul finire del III secolo a.C. avviene la costruzione della via Flaminia, che giungeva a Narni per poi dividersi su due percorsi: uno diretto a Terni, Spoleto e Foligno, l’altro a San Gemini, Carsulae.
La seconda parte della serie sarà ambientata nel corso della guerra civile di Roma del I secolo d.C., in particolare nell’anno dei quattro imperatori quando importanti eventi si svolsero in Umbria. Dopo la morte di Nerone, le rivolte dell’esercito e la nomina di quattro diversi imperatori le sorti dell’impero vengono decise sul campo di battaglia. Dopo le sconfitte di Galba e Otone Vitellio controlla l’Italia, ma gli eserciti di Vespasiano avanzano. Le ultime forze di Vitellio si trovano a Narni, le forze di Vespasiano conquistano Carsulae e Terni. La legione di stanza a Narni si arrende.
Il racconto di queste storie e di questi luoghi sarà l’occasione per valorizzare il patrimonio ambientale dell’Umbria meridionale. Le strade e le storie raccontate si snodano infatti nell’area dei Monti Martani, della Valserra e della Valnerina.
In particolare Carsulae permetterà di parlare della zona eco-tonale di transizione tra prato, arbusteto e macchia alta e della sua fauna (lucertole, serpenti, picchio verde e upupa). Sant’Erasmo e Torre Maggiore valorizzeranno il paesaggio di transizione tra bosco e prati sommitali con la presenza dell’aquila dei serpenti, del culbianco dell’averla e dei corvi imperiali. Gli anfibi saranno invece protagonisti del viaggio tra le acque e le argille di Appecano e della Valserra.
Nella Valnerina si andrà alla ricerca del merlo acquaiolo dell’allocco e del barbagianni attraversando la macchia mediterranea bassa tra Papigno e la Cascata delle Marmore. Lungo il fiume si incontreranno le trote mediterranee per poi risalire alla macchia mediterranea alta e ai prati sommitali nella zona Ferentillo dove vivono lupi, caprioli e aquile.